Descrizione
I lavori iniziarono il 12 novembre del 1618, subito dopo che la Madonna, apparsale il 21 ottobre appena trascorso, mentre raccoglieva olive in un suo campicello, la liberò dal demonio e le offrì un garofano da consegnare al SS. Crocefisso di Galatone (LE). La costruzione fu ultimata nel 1627, grazie anche alle offerte da lei raccolte un po' ovunque in provincia, come sottolinea giustamente il vescovo Luigi Pappacoda nella sua Visita Pastorale del 1640. Lo storico Primaldo Coco attribuisce il progetto e la sua esecuzione ad un tal mastro muratore Marcello Ricciardi di Lecce, ed aggiunge che, alla morte della già nominata pia donna, la chiesa continuò ad essere un richiamo per Squinzanesi e forestieri, che vi si recavano per adorare l'immagine della Madonna, e pregare sulla tomba di quell'umile e devota creatura, cui la Beata Vergine era apparsa tra gli ulivi in quell'autunno del 1618. Si racconta addirittura che fra' Giuseppe da Copertino, divenuto poi Santo, trovandosi a passare un giorno da Squinzano, volle visitare la chiesa, e celebrare la S. Messa, durante la quale ebbe una delle tante sue estasi, sollevandosi due palmi da terra. Storia o leggenda che sia, un fatto è certo: verso la metà del XVII secolo, per ospitare i pellegrini sempre più numerosi, furono aggiunti due vani dietro all'altare maggiore, sopra cui, poi, si costruirono altre stanze con un bellissimo loggiato, un cortile con porticato ed una cisterna al centro. Questi, e molti altri ancora, furono i presupposti su cui mons. Antonio Caricato, sul finire degli anni '60, impostò l'istanza di erezione a Santuario di questo plurisecolare edificio sacro, ottenendone il benevolo accoglimento da parte del Vescovo, mons. Francesco Minerva, che il 25 marzo del 1971 ne decretò solennemente la proclamazione.
Testo prof. Angelo Cappello