Descrizione
Poco distante da S. Leonardo, c'è la cappella della Madonna del Carmine, originariamente di pertinenza del principe feudatario di Squinzano, ed ora di proprietà degli eredi della famiglia Campa-Sansonetti. Annessa al palazzo omonimo, fu costruita dalle fondamenta, nel corso del Seicento, da don Gabriele Agostino, giovane rampollo dei nobili Enriquez, come ricorda mons. Pignatelli nelle sue Sante Visite del 1680 e del 1698. Vi si può accedere sia dall'interno dello stesso palazzo per mezzo di una minuscola e ripida scala, sia dal portone esterno, posto di fronte all'ex cinema Vallone in via Matteotti. La facciata evidenzia una linearità e semplicità sorprendenti, rispetto ai tempi della sua costruzione. Anche l'interno è molto semplice, con una volta dalle lunette un tempo affrescate ed un unico piccolo altare di marmo intarsiato, ornato da una tela seicentesca raffigurante la Madonna del Carmine, e di fronte al quale una volta c'era, sulla porta d'ingresso, una specie di davanzale, o tribunetta che dir si voglia (ora murata), da cui i Principi potevano assistere alle varie funzioni religiose. Da moltissimi anni ormai, però, tale Cappellina è sconsacrata.
Testo prof. Angelo Cappello