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Cappella di San Salvatore

Dettagli del luogo

Cappella di S. Salvatore

Descrizione

La data di nascita della cappella di S. Salvatore si attesta intorno ai primi anni del Seicento. All'inizio le spese per la costruzione furono affrontate da un gruppo di fedeli. In seguito, in fase di completamento, intervenne il chierico Francesco Carboneri, un ricco possidente molto devoto abitante nei paraggi. Inizialmente era molto più piccola di adesso, con tetto ad embrici, un altare con l'immagine del Salvatore ed un'unica porta. Ma già nel 1640 mons. Pappacoda, in una sua Santa Visita, la trovò in tali pessime condizioni, da interdirla al culto ed al pubblico, ed ordinò di restaurarla quanto prima, pena il suo abbattimento addirittura. Nonostante ciò, però, rimase in stato di abbandono per moltissimi altri anni, e solo nel 1682 la risistemarono, utilizzando i redditi rivenienti da un ricco lascito che il medesimo chierico Carboneri aveva concesso al Capitolo squinzanese. Successivamente, nel 1741, la chiesetta fu dotata di un rinnovato altare maggiore, su cui continuò a campeggiare il dipinto raffigurante la Trasfigurazione di Cristo, già presente nella Visita Pastorale del 1683 di mons. Pignatelli. A partire poi dal 1860, la cappella rimase di nuovo a lungo abbandonata, tanto da costringere, nel 1881, mons. Zola a chiuderla, sempre per ragioni di sicurezza fino ad un suo improcrastinabile restauro. Così, ancora una volta, si eseguirono degli urgenti lavori grazie all'ingente patrimonio lasciato al Capitolo dal parroco Donato Carboneri, nipote del già ricordato chierico. Invece, nel 1907, fu per l'interessamento di mons. Vincenzo Riezzo che, con il contributo generoso di tanti fedeli, si risolse il problema delle sue cattive condizioni statiche, aggiungendovi dei pilastri lungo le pareti laterali, rifacendo la copertura, e costruendo una piccolissima sagrestia accanto all'altare maggiore. Infine nel 1950, sempre per alcune sue criticità, fu ristrutturata dal Genio Civile, e ingrandita con un piccolo vano di servizio ed un ortalino. Nello stesso anno inoltre, sull'altare maggiore, fu sostituito il dipinto originale della Trasfigurazione di Cristo (ormai quasi invisibile) con quello attuale, di identico soggetto ed a firma del trepuzzino Antonio Valzano.  

Testo: prof. Angelo Cappello

Modalità di accesso

Il Luogo presenta barriere architettoniche che potrebbero limitare l'accessibilità per i soggetti con difficoltà motorie.

Indirizzo

Via Costa, 3, 73018 Squinzano LE

Contatti

Telefono:

0832-785737

Ultimo aggiornamento: 19/03/2024, 10:48

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